AGATA

una piccola tragicommedia condominiale con un disastro intorno

uno spettacolo con Laura Garau
drammaturgia Michele Vargiu

light design e programmazione Alberto Biasutti
progetto registico Compagnia Vaga
e con i contributi di Ettore Agati, Marianna Esposito, Danilo Napoli, Maurizio Pulina, Beppe Ciuffreda

una co-produzione Compagnia Vaga/Meridiano Zero 

Sta per arrivare la più grande tempesta degli ultimi decenni. Forse dell’ultimo secolo addirittura.

“Agata”, questo è il nome che i meteorologi hanno dato alla tempesta. Tutti si chiudono in casa, cercano di approvvigionarsi le ultime scorte di cibo al supermercato, in una guerra all’ultimo scaffale.

Anche la protagonista si chiude in casa nel suo appartamento, mentre sta realizzando l’ennesimo self tape nella speranza di ottenere la parte che insegue da una vita.

E sarà proprio quel self tape a dare il “la” a un flusso di coscienza in cui riflettere sulla vita, l’amore e le mille assurdità che hanno portato il mondo (della protagonista e di tutti noi) ad essere così com’è.

“Agata” è uno spettacolo-confessione, una grande seduta psicanalitica collettiva in cui fare i conti con il presente di ognuno di noi, dove guardarsi dentro senza giudicarsi ma anzi confrontandosi e specchiandosi, usando i cocci della quarta parete, rotta immediatamente dalla protagonista, come brandelli di specchio, “cartine tornasole” per ridere ed emozionarsi insieme, quasi tenendosi per mano.